È una delle misure contenute nel Dlgs approvato ieri (in via preliminare) dal Consiglio dei ministri nell’ambito di attuazione della delega fiscale. Servirà una “qualificata esperienza” e lavoro di gruppo

Nell’ambito della attuazione della delega fiscale (legge 9 agosto 2023, n. 111), il secondo dei due decreti legislativi approvati ieri dal Consiglio dei ministri, in esame preliminare (il primi riguarda il contenzioso), potenzia il regime dell’adempimento collaborativo e chiama in causa anche gli avvocati che, insieme ai commercialisti, potranno rilasciare una certificazione che riduce i tempi a disposizione dei Fisco per i controlli.

Si prevede infatti la riduzione di un ulteriore anno del termine ordinario di accertamento se il professionista incaricato alla certificazione del sistema integrato di rilevazione, misurazione, gestione e controllo del rischio fiscale, attesta di aver accertato la conformità dei dati presenti nelle dichiarazioni del contribuente alle scritture contabili e alla documentazione extracontabile e di aver eseguito gli adempimenti, i controlli e le attività.

A rilasciare la certificazione saranno avvocati e commercialisti indipendenti e con qualificata esperienza, che esercitano l’attività professionale anche in forma associata, o in società per l’esercizio di attività professionali. Essa attesterà che l’impresa sia dotata di un affidabile TCF (Tax control framework) integrato con il sistema di controllo dell’informativa finanziaria/contabile in grado di assicurare la “solidità” del dato contabile su cui poggia l’obbligazione tributaria.

Fonte “Norme e Tributi Plus Diritto” de “Il Sole 24 Ore” del 17/11/2023