Riconosciuto il legittimo affidamento del cliente fondato sulle informazioni fuorvianti fornite dal software

Secondo il Giudice Canadese, se un chatbot fornisce informazioni fuorvianti ne risponde il responsabile del sito in ragione di un obbligo di diligenza.

L’utilizzo sempre più frequente sui siti web di chatbot, ovvero sistemi capaci di fornire autonomamente risposte ad un utente in base alle richieste da questi formulate, alimenta l’annoso dibattito relativo al regime di responsabilità giuridica in caso di errore o inesattezza delle risposte fornite da un software automatizzato.

Nel provvedimento in esame, il British Columbia Civil Resolution Tribunal (BCCRT) canadese analizza la questione alla luce dei principi giuridici dell’obbligo di diligenza e del legittimo affidamento.

Fonte “Altalex.com” del 26/03/2024