Interventi anche su traffico di influenze; appello del Pm; intercettazioni e custodia cautelare. Favorevoli i penalisti, critiche le toghe. Chiesto un canale prioritario in Parlamento. Nordio: lavoro di mesi, nessuna improvvisazione

Via libera dal Consiglio dei Ministri a quello che è stato annunciato come un primo pezzo della più ampia riforma della Giustizia ispirata al garantismo.

L’intervento che porta la firma del Guardasigilli Nordio prevede tra l’altro l’abrogazione del reato di abuso d’ufficio (articolo 323 c.p.) e una maggior tipizzazione del delitto di traffico di influenze (articolo 346 bis c.p.); cancella l’appello del Pm contro le sentenze di assoluzione e impone una stretta alla stampa sulla pubblicazione delle intercettazioni, previste anche maggiori garanzie per gli indagati in materia di custodia cautelare, con l’introduzione del principio del contraddittorio preventivo.

Novità anche per i concorsi in magistratura: ridotti i tempi delle procedure, per consentire una più rapida entrata in servizio dei nuovi magistrati.

Fonte “Norme e Tributi Plus Diritto” de “Il Sole 24 Ore” del 16/06/2023