Il CNF riconosce la responsabilità del legale e conferma la sanzione della sospensione per 6 mesi (sentenza n. 57/2022)

Viola il dovere di correttezza e colleganza l’avvocato che perseguiti giudizialmente una collega con numerose querele poi rivelatesi infondate.

Un avvocato presenta un esposto contro una collega lamentando di essere vittima da anni di infondate denunce penali e disciplinari, tutte facenti riferimento alle controversie civili che vedono contrapposta la sua assistita al legale, per questioni connesse all’uso di spazi condominiali nell’immobile da entrambe abitato. Il Consiglio Distrettuale di Disciplina commina al professionista la sanzione della sospensione dall’esercizio dell’attività per 6 mesi.

Il legale ricorre al Consiglio Nazionale Forense che, con la sentenza 13 maggio 2022, n. 57, conferma la sanzione irrogata atteso che l’avvocato ha violato il dovere di comportarsi con lealtà e correttezza verso i colleghi (ex artt. 19 e 38 del Codice deontologico). Infatti, viola il dovere di correttezza e colleganza la condotta del legale che perseguiti giudizialmente una collega con una serie di querele infondate.

Fonte “Altalex.com” del 30/08/2022