Secondo la Cassazione non è sufficiente il ritiro dalla difesa quando il legale sia stato nominato protutore

Sanzione disciplinare per il legale che non agisca secondo i criteri di imparzialità e indipendenza propri della professione esercitata, generando così una lesione della reputazione dell’intera classe forense. Questo perché il professionista aveva rinunciato all’incarico solo dopo essere stato nominato protutore del soggetto interdetto e non quando appariva come suo tutore (con evidente incompatibilità dei ruoli per l’avvocato che oltre a essere il legale era anche il tutore del soggetto interdetto) e il Cnf aveva comminato la sospensione dall’attività per due mesi.

Lo precisano le Sezioni unite della Cassazione con la sentenza n. 31572/21.

Fonte Norme e Tributi Plus Diritto de “Il Sole 24 Ore” del 04/11/2021