I legali potranno anche raccogliere le prove e acquisire dichiarazioni di terzi da utilizzare in giudizio

Nell’ambito della procedura di negoziazione assistita, gli avvocati potranno anche svolgere attività istruttoria stragiudiziale, cioè raccogliere prove e acquisire dichiarazioni di terzi utilizzabili in giudizio, se il giudice non decide di rinnovare la prova. Una possibilità guardata però con scetticismo dagli operatori, anche perché non sono più previsti aumenti del compenso.

Il disegno di legge delega sulla riforma del processo civile, nella versione emendata dal Governo, ha infatti confermato questa nuova possibilità, ma ha eliminato l’incentivo economico, allora disposto, della maggiorazione minima del compenso del 30 per cento. Per capire come saranno attuate le norme sull’istruttoria stragiudiziale occorre aspettare i decreti legislativi. Ma già dalla delega emergono i punti chiave del nuovo strumento.

In pratica, nella convenzione di negoziazione assistita si potrà prevedere la possibilità per gli avvocati di acquisire dichiarazioni di terzi su fatti rilevanti per la controversia e di chiedere alla controparte di dichiarare per iscritto la verità di fatti a lei sfavorevoli (ma favorevoli a chi li ha richiesti). L’attività si dovrà svolgere nel rispetto del contraddittorio e con la partecipazione di tutti gli avvocati che assistono le parti coinvolte.

Fonte Norme e Tributi Plus Diritto de “Il Sole 24 Ore” del 01/11/2021